Esplorando il concetto di errore e casualità, in particolare in relazione ai processi di produzione della maglieria, la designer ha ideato un sistema randomico di linee che giocano con texture e volumi, portando al limite le potenzialità del lavoro a maglia. Il risultato solo look stratificati e comp
lessi, frutto di sperimentazioni apparentemente casuali che acquistano uniformità attraverso la scelta delle linee e dei colori. Spontaneità, naturalezza e ascolto delle fibre innescano una combinazione di tensioni elastiche unica, emblema della fluidità del processo che contraddistingue la moda della designer.